Un 46enne speciale.

Premetto. Altro post della serie “idoli di infanzia di Lù” oppure “boiate scritte solo con la voglia di evadere dalla triste realtà degli esami”. 😀

Ho sempre detestato le serie ambientate negli ospedali, i cui personaggi sono tutti medici o simili, perchè le trovo particolarmente meno credibili rispetto a tutte le altre. Certo, ovviamente dipende dalla serie in questione, però avendo un papà medico da osservare ogni giorno, sono più “obiettiva” solo nei confronti di questa realtà e quindi tendo ad essere particolarmente critica nei confronti di quelle serie.

Finchè però… E’ arrivato LUI. E con “lui” intendo Derek Shepherd. Prima serie di “Grey’s Anatomy” (Italia Uno), occhio chiaro, aria trasandata/malinconica, NEUROCHIRURGO: è stato amore a prima vista! Certo, gli anni passano per tutti, infatti ora sta andando in onda su Fox Life addirittura l’ottava stagione, ma lui rimane sempre il mio preferito. 😉 Io mi sono persa sicuramente più di qualche puntata “in itinere” (ma non ricordo bene quali) soprattutto dalla quinta stagione in poi, tanto da ripromettermi che nella mia “prossima esistenza” o nel mio “universo parallelo in cui le giornate durano 48 ore: 24 per i doveri e 24 per i piaceri” rivedrò tutte le serie dall’inizio. 😀

Insomma, per farla breve, auguri di buon compleanno a quello strafigo di Patrick Dempsey, che ovviamente ha fatto e farà moltissimi altri ruoli ma per me sempre Derek sarà. xD

Derek Shepherd
Patrick Dempsey

Meredith: Sì sono quasi morta oggi. Non riesco… non riesco a ricordarmi il nostro ultimo bacio. Il mio solo pensiero era che sarei morta senza il ricordo del nostro ultimo bacio il che è patetico, ma è l’ultima volta in cui eravamo insieme e felici, avrei voluto essere in grado di ricordarlo. E non ci riesco Derek, non lo ricordo.
Derek: Sono felice che tu sia viva. […] Era un giovedì mattina, indossavi quella vecchia maglietta che ti sta così bene, quella che ti lascia scoperto il collo… ti eri appena lavata i capelli che profumavano di fiori. Ero in ritardo per un intervento e tu mi hai detto che ci saremmo visti più tardi, ti sei avvicinata, mi hai messo una mano sul petto e mi hai baciato, piano, svelta, come se fosse un’abitudine, come se potessimo farlo ogni giorno della nostra vita. Poi hai ripreso a leggere il giornale e io sono andato al lavoro. È stata l’ultima volta che ci siamo baciati. (Stagione 2 Ep.17)

[PS_Non mi sono scordata nè del mio viaggio a Roma, nè dei ringraziamenti per il 2011/buoni propositi per il 2012. Sto “lavorando” a quei post rimandandone ad un momento di maggiore calma la pubblicazione. ;)]

“To do”

Il mio ritorno sul blog è gioioso, e non solo a causa dell’esame superato. 😀 Sono ispirata da questo periodo di transizione totale, tanto che ho cambiato anche veste alla pagina.

E’ “ufficialmente” arrivato l’autunno, anche se qui a Bari sembra di no! Tanto caldooo oggi! Sono ricominciate tutte le attività, c’è molta più gente in giro al Campus, e in generale tutti gli studenti fuori sede sono tornati in città. Io sono felice, ho un sacco di amici che finalmente potrò rivedere! 😉

Mi sono appuntata una lista di cose da fare in queste settimana. E’ lunghissima perchè comprende cose importanti e non. Devo pagare le tasse universitarie ad esempio, decidere se confermare l’abbonamento in piscina o cambiare attività, cercare di diventare meno talpa con un nuovo paio di occhiali da vista, ma soprattutto devo scegliere cosa fare dopo la Laurea. Sebbene i tempi siano “dilatati” a causa di tante cose ancora da fare, un pò di anticipo in queste scelte fondamentali è necessario!

Nel frattempo, della serie “non riesco a dormire la sera per l’ansia pre-esame quindi devo fare qualcosa“, ho (ri)cominciato a vedere “Grey’s Anatomy” in streaming. Andando oltre la trama e  i personaggi, mi piacciono le inquadrature di Seattle. In generale mi piacciono un pò tutte le skyline, e spesso ne parlo con alcuni miei amici che studiano architettura/design. Mi faccio spiegare un pò di dettagli, in attesa di poterne vedere qualcuna dal vivo un domani. [Quando sarò grande, in casa mia ci saranno sicuramente almeno un paio di belle foto esposte. :P]

Si definisce skyline (letteralmente linea del cielo) il profilo delineato contro il cielo dal panorama complessivo degli edifici di una città, o più propriamente dalle loro terminazioni a cielo ossia dai loro punti più elevati. La locuzione viene impiegata spesso laddove sono presenti grattacieli, ma può riferirsi anche al solo profilo delineato dai cornicioni degli edifici che delineano uno spazio urbano (una via o una piazza) osservato da terra. In alcuni casi la locuzione è impiegata al fine di sottolineare in modo complessivo come le architetture di una città costituiscano un tra i segni più impressionanti del potere e della ricchezza espressi da una città. In questo senso lo skyline rappresenta sinteticamente le peculiarità civili, economiche e culturali della città. (Wikipedia)

Seattle

Detto questo, vi lascio con la nuova canzoncina di Catalin Josan. Bella allegra ovviamente.

Passate una buona domenica! ♥ Lù

Grey’s quote#2

Ai medici i pazienti dicono sempre come dovrebbero fare il loro lavoro. “Mi metta un punto, mi applichi un cerotto e mi mandi a casa”. È facile suggerire una soluzione rapida quando non conosci bene il problema, quando non capisci il motivo che lo provoca o non sai quant’è profonda la ferita. Il primo passo verso la completa guarigione è sapere esattamente di quale malattia si soffre, ma non è quello che la gente vuole sentire. Dovremmo dimenticare il passato che ci ha condotti a questo punto, ignorare le complicazioni che potrebbero sorgere in futuro e cercare un rimedio veloce. Come medici, come amici, come esseri umani, cerchiamo di fare il meglio che possiamo, ma la vita è piena di curve e capovolgimenti e quando credi di aver imparato a conoscere il territorio ti viene a mancare la terra sotto i piedi e perdi l’equilibrio. Se sei fortunato te la cavi con qualche graffio, qualcosa per cui basta un cerotto. Ma alcune ferite sono più profonde di quello che sembrano, non basta un semplice cerotto. Per quelle ferite devi strapparlo via il cerotto, lasciarle respirare e dare loro il tempo di guarire.

Meredith Grey (Ellen Pompeo)

Grey’s quote

Circa 200 anni fa Benjamin Franklin spiegò al mondo il segreto del suo successo: non fare mai domani quello che puoi fare oggi. È l’uomo che ha scoperto l’elettricità, molti di noi dovrebbero ascoltare quello che ha detto. Non so perché noi procrastiniamo le cose, ma se dovessi indovinarlo direi che ha molto a che fare con la paura. Paura del fallimento, paura del dolore, paura del rifiuto. Talvolta la paura è solo quella di prendere una decisione perché… Se ti fossi sbagliato? Se stessi facendo uno sbaglio irrimediabile? Di qualunque cosa si abbia paura, di sicuro c’è una verità: nel momento in cui il dolore di non fare una cosa diventa più forte della paura di farla, ci si sente come se si avesse un tumore gigantesco.

Meredith Grey (Ellen Pompeo)