Finalmente riesco a trovare una ventina di minuti di tempo per parlarvi di un libro che invece mi ha “rubato” ben tre mesi di letture serali dell’anno scorso. 😉
Chi mi regala qualcosa scritta da Ken Follett, devo ammetterlo, è sicuro di fare centro. E’ uno di quei pochi autori di cui ho letto libri “in serie” dopo essermene innamorata. E’ successo con lui, con “il primo” Faletti [Io uccido+Niente di vero tranne gli occhi+Fuori da un evidente destino, letti nel giro di due mesi. :D] e con Tolkien… Comunque il libro non a caso mi è stato regalato da mia madre, furbamente in estate (periodo di non esami) in modo tale da potermi concedere lunghe letture nel caso in cui la trama mi appassionasse, come è accaduto con gli altri che ho letto.
In realtà devo dire che la trama non è originalissima. Presumo sia un pò “il rischio” dei romanzi storici in fin dei conti: leggere qualcosa di già noto. “La caduta dei giganti” è il primo romanzo di una trilogia ambientata tutta nel ventesimo secolo, quindi il quadro storico di questa prima parte è compreso tra fine ‘800 e il 1924. Gli eventi fondamentali sono la Prima Guerra Mondiale e la Rivoluzione Russa, ma non mancano temi “sociali” come la lotta per il suffragio femminile e i diritti dei lavoratori. Lo spessore storico e culturale di questi eventi non rende però meno rilevanti le vicende delle cinque famiglie protagoniste contemporaneamente della narrazione intrecciata. Ogni realtà sociale è inoltre rappresentata: aristocratici conservatori, militari, diplomatici, donne dalle idee moderne… I personaggi sono come al solito tanti, ed interagiscono spesso con persone realmente esistite e coinvolte nelle vicende storiche narrate, in modo abbastanza verosimile.
Un libro insomma che non delude gli appassionati dell’autore e/o del genere, ma in troppi punti non entusiasma neanche. Non mi resta che attendere pazientemente “Winter of the World” previsto per la seconda metà del 2012. In ogni caso sarà una “grande” avventura anche il secondo volume. 😀